Il percorso lungo si snoda quasi interamente su sentieri di montagna per una lunghezza di 42 chilometri e ben 3700 metri di dislivello positivo.
Dopo aver lasciato il lago e il centro di Mandello del Lario (200 m) e aver proseguito verso la frazione di Somana, il sentiero si arrampica subito nel bosco per la prima importante salita fino allo Zucco Sileggio (1323 m – km 9). Da qui, un po' scendendo, ma soprattutto ancora salendo, si prosegue sulla panoramica cresta fino a raggiungere la vetta del Monte Pilastro e la quota massima del percorso (1800 m). Discesa alla Bocchetta di Prada, traverso in costa tutto da correre, fino al rifugio Bietti-Buzzi (1700 m – km 16). Da qui, una discesa nel bosco di faggi conduce dritti all'Alpe Calivazzo, quindi a Era Bassa (835 m – km 22), dov'è situato il primo cancello orario a 5 ore dalla partenza.
Incomincia la seconda salita che, progressivamente, porta al Rifugio Elisa (1485 m – km 26,5), passando per la mitica Spaola e per il Casel di Barc, novità del percorso e spettacolare punto panoramico sulle Grigne e sul lago. Si scende in Gardata (1020 m) e ancora giù fino alla Grotta dell'Acqua Bianca e al Ponte di Ferro sul Torrente Meria. Una ripida salita conduce alla località di Versarico (730 m – km 33), dov'è fissato il secondo cancello orario a 8,15 ore.
Qui inizia l'ultima ascesa allo Zucco di Manavello (1030 m – km 36). La discesa finale, ripida nella prima parte e più corribile dopo, chiude l'arco fino a Mandello del Lario.
Anche il percorso corto si snoda quasi interamente su sentieri di montagna, per una più breve distanza: 22 chilometri per 1800 metri di dislivello.
Dopo aver lasciato il centro di Mandello del Lario (200 m) e aver proseguito verso la frazione di Somana, il percorso si separa da quello della gara lunga, girando a destra e iniziando a salire nel bosco. Passando dalla chiesetta di Santa Maria, si arriva all'alpe di Era Bassa (822 m – km 8). Ancora uno strappo fino in Gardata (1020 m – km 10), dove il percorso si ricongiunge a quello della gara lunga. Si scende fino alla Grotta dell'Acqua Bianca e al Ponte di Ferro sul Torrente Meria e di nuovo su per raggiungere la località di Versarico (730 m – km 14), dov'è fissato il cancello orario a 4 ore dalla partenza. Inizia la seconda salita verso l'ultima vetta: lo Zucco di Manavello (1030 m – km 17). La discesa finale, ripida nella prima parte e più corribile dopo, chiude l'arco fino a Mandello del Lario.
Il terzo percorso del Trail Grigne Sud è un tracciato dedicato a ragazzi con disabilità che corrono in coppia con un accompagnatore.
L’idea del TGS Intrepid nasce dalla collaborazione con la Polisportiva di Mandello del Lario, dove la sezione Arcobaleno lavora da anni con i ragazzi disabili.
Il progetto Arcobaleno nasce nel 2004, quando un gruppo di ragazzi diversamente abili e i loro accompagnatori si sono rivolti alla Polisportiva chiedendo di potere allenarsi con gli altri atleti.
Affiliati alle Special Olympics, sono cominciati gli allenamenti in vista dei giochi regionali di atletica a Lodi e dei nazionali a Roma. Da allora è stato un susseguirsi di giochi estivi e invernali, fino ad arrivare a partecipare ai Giochi Internazionali. Nel 2009 un atleta della Polisportiva Arcobaleno ha partecipato ai Giochi Mondiali Invernali in Idaho, nel 2010 un altro è andato a Varsavia per i Giochi Europei Estivi e nel 2013 un atleta Arcobaleno ha partecipato in Corea ai Giochi Mondiali Invernali. Nel 2011 sono stati organizzati a Lecco i Giochi Regionali di atletica in collaborazione con i Comuni di Mandello, Lecco ed Abbadia Lariana insieme al Coni e al CSI.
Questa manifestazione ha dato il via all’aggregazione di diverse associazioni ed enti del territorio con l’obiettivo di favorire lo svolgimento di attività sportive nelle scuole del lecchese e nei Servizi per la disabilità, portando alla realizzazione del progetto dis-abilità in movimento.
Quest'anno per loro il TGS INTREPID conferma l’itinerario della passata edizione: 6 chilometri e 400 metri di dislivello positivo.